Divertimento e natura in Valle d'Aosta: Zona Turistica Gran San Bernardo
Appena sfiorate dal turismo di massa, la valle del Gran San Bernardo, la Valpelline e il vallone di Ollomont offrono panorami aspri e suggestivi che permettono di osservare i frammenti ancora vitali dell'antica economia alpestre della Valle d'Aosta.
Al colle del Gran San Bernardo è possibile notare alcuni tratti della strada romana che conduceva al Summus Poeninus, luogo di transito sul quale è poi sorto l'Ospizio, fondato da San Bernardo da Mentone. Questo luogo di accoglienza e di grande spiritualità è ancor oggi attivo e visitabile.
La Valpelline offre nella sua parte finale lo spettacolo del lago artificiale di Place Moulin, il cui enorme sbarramento fu completato nel 1965: un'opera di grande importanza economica per la produzione di energia idroelettrica, ma anche l'occasione per una tranquilla passeggiata sul sentiero che la costeggia.
Il vallone di Ollomont è una piccola gemma sospesa sulla valle centrale, che permette di ritrovarsi in un ambiente assolutamente selvaggio e poco frequentato, dov'è possibile scorgere degli esemplari della fauna locale. La conca è ricca di acque e di fiori ed è circondata da una superba catena di cime.
Natura
In queste valli circondate da vette e ghiacciai, dove i pendii delle montagne sono ricoperti da boschi di conifere ricchi di esemplari di fauna selvatica si può ancora apprezzare la vera montagna. È la stessa che compresero, migliaia di anni fa, le popolazioni che iniziarono a portare le loro merci attraverso il colle del Gran San Bernardo e gli altri valichi ancora oggi esistenti lungo il confine con il Vallese svizzero.
Un anfiteatro di alte cime culminanti nella Dent d'Hérens (4171m) comprende una ventina di ghiacciai che alimentano vari laghi alpini tra cui quelli di Thoules, Cornet, Fenêtre, Livournea, Arpisson e il grande bacino idroelettrico di Place Moulin.
Tra queste montagne vivono stambecchi, camosci e animali che cambiano colore del manto durante l'inverno: lepri, ermellini, pernici. La media montagna presenta alcune ampie zone in cui si pratica ancor oggi la pastorizia transumante dei bovini: le mandrie salgono agli alpeggi in giugno, raggiungendo via via quelli più elevati per riscendere a fine settembre.
La valle del Gran San Bernardo è percorsa dal torrente Artanavaz, che poi confluisce in quello della Valpelline, il Buthier; a Oyace la potenza dell'azione erosiva delle acque di questo torrente ha scavato un profondo solco, che sprofonda per oltre 50 metri; è l'orrido di Betenda attraversabile facilmente percorrendo lo splendido ponte in pietra del ‘600.
Arte e cultura
La Valle del Gran San Bernardo è stata importante già in epoca romana come luogo di transito verso l'Elvezia e tracce della strada romana, resa carrozzabile nel I sec. d.C., sono ancora visibili al colle che porta in Svizzera.
Per il successivo periodo medievale, si ricorda l'importanza dell'Ospizio, a cui si aggiunge il "Château Verdun", edificio del X sec. sito nel comune di Saint-Oyen, donato da Amedeo III di Savoia ai Canonici dell'Ospizio del Gran San Bernardo, che lo usarono come stazione di sosta. La costruzione, che presenta particolari architettonici e arredi di grande pregio, è dedicata al soggiorno di persone e gruppi in cerca di tranquillità e spiritualità.
Numerose sono anche le residenze di famiglie nobili titolari dei vari feudi sparsi nella zona: il castello dei signori di Bosses a Saint-Rhémy-en-Bosses, la casa Ayez ad Allein, la torre di Gignod, la Tornalla di Valpelline e quella di Oyace, unica torre a pianta ottagonale, che una leggenda vorrebbe costruita da un gruppo di Saraceni fuggiaschi in quel luogo.
Merita un'attenzione particolare il borgo medioevale di Etroubles. Una passeggiata tra le vecchie stradine in ciottolato, gli splendidi fontanili da cui zampilla l'acqua fresca proveniente dal Mont Vélan, le vecchie abitazioni recentemente ristrutturate in pietra locale con tetti in lose, l'enorme campanile quattrocentesco; la chiesa ottocentesca con splendidi affreschi, insomma l'ideale per trascorrere alcune ore in libertà.
Cosa Fare
Estate:
Una meta estiva da non perdere è senza dubbio il Colle del Gran San Bernardo da sempre crocevia internazionale e porta d'ingresso della più importante strada per l'Italia del Medioevo, la cosiddetta Via Francigena che costituiva il principale legame tra le regioni transalpine e Roma.
Da visitare anche il millenario Ospizio dei canonici agostiniani con la chiesa, la cripta, il tesoro, il museo e naturalmente l'allevamento dei famosi cani San Bernardo.
Tra queste valli le attività estive per eccellenza non possono essere che il trekking, l'alpinismo e le passeggiate. Ce ne sono davvero per tutti i livelli, dagli escursionisti esperti fino alle famiglie con bambini.
Le scelte vanno dall'Alta Via n. 1 ai tour transfrontalieri (Grand-Saint-Bernard, Combin, Grands Barrages e Cervin), dalle escursioni ai tantissimi laghi o lungo i vari Ru (canali di irrigazione) fino ai rifugi, che per qualcuno possono trasformarsi in basi per arrampicate o ascensioni.
L'alta Valpelline e la Conca di By sono luoghi molto suggestivi, mentre gli amanti dell'alta quota troveranno soddisfazione sulle vette della Dent d'Hérens, del Mont Velan e del Grand Combin.
A Ollomont, oltre ad una parete rocciosa, ne è stata allestita anche una artificiale, al coperto e per gli amanti della pesca; al corso dei due torrenti della zona si aggiungono le azzurre acque del lago artificiale di Place Moulin. A Gignod è inoltre possibile praticare anche il golf in un campo di nove buche.
Inverno:
L'area offre alcuni comprensori di dimensioni medie che godono di panorami fantastici, tranquilli e adatti anche alle famiglie.
La zona sciistica di Crévacol esposta totalmente a sud e quindi molto soleggiata, è il luogo ideale non solo per chi ama lo sci, ma anche per coloro che vogliono rilassarsi e abbronzarsi. Con i suoi 22 km di piste è in grado di soddisfare tutte le esigenze degli sciatori che possono divertirsi lontano dalle grandi folle e degli snowboardisti che hanno a disposizione vasti spazi.
Ollomont ha un impianto più piccolo, a dimensione di famiglie con bambini, ben esposto al sole al mattino e nel primo pomeriggio. Entrambi gli impianti hanno anche una zona servita con tapis roulant per i principianti o per chi vuole divertirsi scendendo con slitte, gommoni o altri attrezzi fantasiosi.
Un parco giochi dedicato esclusivamente a questi divertimenti sulla neve si trova nella località Flassin a Saint-Oyen; al suo interno si trova anche una pista per slittino con fondo innevato, per provare l’emozionante disciplina. Accanto allo snow park si erge la struttura di servizio per la pista di fondo di 18 km che risale la vallata, partendo da Etroubles, passando per Saint-Oyen e, sfiorando diversi graziosi villaggi, raggiunge i 1521 m di Saint-Rhémy-en-Bosses.
Altri anelli sono tracciati a Ollomont (7,5 km), Valpelline (5 km) e a Bionaz, la cui pista Dzovennoz-Lexert (5 km) è attrezzata con poligono per la pratica del biathlon.
In tutta la zona sono segnalati alcuni itinerari escursionistici con racchette da neve e ci sono terreni ideali per escursioni sci alpinistiche di varia difficoltà tra cui la salita alla Col Serena (2547 m), considerata una delle mete classiche di questo sport.