Terme di Saint-Vincent
In Valle d’Aosta il benessere nasce, prima di tutto, dal piacere di sentirsi accolti in un territorio ospitale, dalla qualità e genuinità dei cibi e dall’armonia del paesaggio, che invita al massimo relax e alla contemplazione.
La natura esuberante, che fa da contrappunto a un patrimonio artistico d’eccellenza, invita a camminare, a praticare sport all’aria aperta, ad abbracciare stili di vita più sani.
Alcuni luoghi, poi, offrono esperienze speciali — come un bagno, in pieno inverno, nel tepore delle acque termali, al cospetto del Monte Bianco — e orientano la propria accoglienza per offrire agli ospiti un relax completo. Sono le strutture ricettive che aderiscono al club di prodotto «Wellness Valle d'Aosta», le terme di Pré-Saint-Didier e le terme di Saint-Vincent.
In alcuni centri benessere i materiali dell’architettura tradizionale — la pietra e il legno — creano ambienti caldi e accoglienti. In altri, ampie vetrate si aprono su panorami alpini affascinanti e distensivi.
Oltre a mettere a disposizione i benefici dell’acqua in piscine riscaldate, vasche a idromassaggio, bagni aromatizzati o docce sensoriali, i centri «Wellness Valle d'Aosta» propongono la tradizionale sauna finlandese o il bagno turco e, a volte, anche zone solarium. Altri servizi offerti, di solito su prenotazione, sono massaggi e trattamenti estetici o rilassanti.
Per una vacanza di puro benessere, vi invitiamo quindi a scegliere tra le proposte dei centri benessere «Wellness Valle d'Aosta», che trovate qui di seguito..
Nel 1770, un abate naturalista scoprì una sorgente di acqua minerale nei pressi del borgo di Saint-Vincent.
Ufficialmente approvata dal medico del re Carlo Emanuele III, quest'acqua minerale «bicarbonato-solfato-alcalino-bromo-iodica carbonica», dall’effetto tonico generale, divenne subito famosa per le sue proprietà curative.
L'acqua ha sapore gradevole ed è indicata nelle malattie dello stomaco, dell'intestino, del fegato e delle vie biliari, nei disturbi del ricambio, nel diabete, nell'obesità, nei disturbi gastrointestinali dell'infanzia e nella maggioranza delle affezioni dell'apparato respiratorio.
Le terme — un ampio stabilimento con saloni, sale di soggiorno, studi medici, laboratori e una grande terrazza panoramica — si trovano a pochi minuti dal borgo di Saint-Vincent, a cui sono collegate da una funivia.
Nel comparto del patrimonio idrotermale del nostro Paese, le Terme di Saint-Vincent in Valle d'Aosta ben si inseriscono nella logica di un termalismo moderno, che trova quel giusto equilibrio tra l'attenzione agli scopi terapeutici e l'impiego del mezzo termale per finalità più ampie, connesse al benessere generale della persona, seppur non direttamente destinate alla cura delle malattie in fase acuta, ma pur sempre legate agli scopi della prevenzione e riabilitazione al fine di migliorare la qualità della vita. Infatti, tutti i programmi terapeutici del centro termale mirano a realizzare il principio: "prevenire - curare - riabilitare".
La scoperta della sorgente termale
La sorgente termale fu scoperta nel 1770 dall’Abate G.B. Perret, nato a Saint Vincent nel maggio 1714, che è vissuto a lungo in una casa nei vicoli della città antica, ora segnata da una targa. L’Abate analizzò le acque e constatò che erano ricche di bicarbonato, acido carbonico, solfato e cloruri. Il Re Carlo Felice III si interessò alla scoperta e sul posto giunsero degli esperti, che dopo accurati controlli, stanziarono la somma per dotare la fonte di rubinetti, al fine di controllare la distribuzione delle acque.
Ufficialmente approvata dal medico del re Carlo Emanuele III, quest’acqua divenne subito famosa per le sue proprietà terapeutiche. All’iniziale clientela aristocratica - che fece della città termale un luogo mondano e privilegiato - si sostituì poi la nuova categoria di borghesi, commercianti e proprietari terrieri, allora ancora poco propensa alle discipline salutari.
Per più di 150 anni ci fu un crescendo di interesse verso le cure termali, con conseguente sviluppo del settore turistico - alberghiero culminato nella nascita della Casa da Gioco. L'attuale Casinò, rifondato nel dopoguerra e più volte trasferito ed ampliato fino a diventare uno dei maggiori d'Europa, è ormai il cardine dell'economia del paese, concentrata in buona parte nel settore turistico - commerciale.
Tipi di acque della sorgente
Dopo secoli di ricerche approfondite, la precisa definizione dell’acqua minerale di Saint-Vincent è "bicarbonato-solfato-alcalino-bromo-iodica carbonica". Le proprietà potenziali di quest'acqua si dimostrano attraverso una fondamentale azione di nutrimento dei tessuti, consentendo la regolazione del tono vascolare e della stimolazione dei sistemi neurovegetativo, muco ciliare e secretorio.
Altre azioni evidenziate dall'utilizzo di tali acque, antisettica e desensibilizzante in particolare, agiscono positivamente a normalizzare il terreno nasale, eliminando squilibrio ed irritazione, che sono causa principe delle riacutizzazioni dei processi patologici. Sulla base delle sperimentazioni e ricerche condotte, lo studio dimostrò l'efficacia terapeutica dell'acqua captata nel Comune di Saint-Vincent (secondo la concessione mineraria delle terme) negli individui affetti da rinite e rinofaringite cronica catarrale.
"La Font Salutis", così era stata anticamente battezzata la preziosa sorgente, oggi viene raccolta, analizzata e distribuita in un moderno stabilimento, lo stabilimento Fons Salutis.
Esteso su un’area di 2.600 mq., si apre su spaziosi saloni, sale di soggiorno, studi medici e laboratori, una grande terrazza panoramica.
Indicazioni terapeutiche
Le riconosciute proprietà terapeutiche dell’acqua delle Terme la rendono particolarmente indicata per gastriti, duodeniti, stipsi, coliti, insufficienza epatica, postumi di epatite virale, infiammazioni vie biliari, obesità, diabete e sindromi uricemiche, mediante terapia inalatoria. Essa consiste nell'inalazione di particelle frammentate e di gas estratti dalle acque minerali. Le metodiche più comuni sono l'inalazione, l'aerosol, la nebulizzazione, l'humage.
L'immissione di acqua minerale calda nel sistema orecchio-naso-gola e nelle vie respiratorie, persegue le finalità di ripristino delle funzioni lese, di consolidamento della guarigione, nonché di prevenzione di eventuali recidive e/o cronicizzazioni. Le acque salso-bromo-iodiche sono in grado di agire su secreto e strutture respiratorie, in virtù della loro tonicità e della costituzione chimica. Il secreto bronchiale viene significativamente influenzato in qualità e quantità, grazie alla vasodilatazione e all'aumento di penetrabilità capillare indotto dall'applicazione delle tecniche inalatorie.
Lo Stabilimento Fons Salutis
L’edificio dello stabilimento idropinico, inaugurato il 30 luglio 1960, è stato progettato secondo i criteri più avanzati della scienza termale.
Occupa il margine di ponente del parco che, a partire dagli anni venti, fronteggiava l’antico stabilimento e sovrasta, dominandolo, il panorama del paese con vasta terrazza semicircolare affacciata, come un balcone, sulle mutevoli quinte del paesaggio offerto dalla grande vallata della Dora.
Al pianterreno, di fianco al comodo viale di accesso e adiacente alla stazione di arrivo della funicolare che con percorso di due minuti supera i 62 mt di dislivello intercorrenti dal centro del paese, il nuovo stabilimento presenta la biglietteria, gli uffici della direzione amministrativa e il grande salone delle mescite (mq 550).
Il seminterrato, cui dà accesso, oltre all’ascensore, un monumentale scalone marmoreo, costituisce il locale bar-soggiorno-ristorante, salone colonnato semicircolare di 500 mq di superficie, corredato di cucina e dispensa.
Affiancato a questo salone si inseriscono due studi medici, gli uffici della direzione sanitaria, un laboratorio analisi, una sala d’attesa e lettura, spogliatoi, locali per inalazioni e aerosol i servizi igienici.
Un viale con alberi secolari e un giardino per ragazzi uniscono il vecchio al nuovo stabilimento creando un parco protetto e riposante atto alla deambulazione igienica.
Presso l’ingresso, due busti marmorei ricordano lo scopritore delle acqua termali, abate G.B. Perret e il dr. Pescarolo, famoso scienziato cui si devono i primi approfonditi studi divulgativi su queste cure.
Tempo libero
Il comune di San Vincent è sicuramente uno dei comuni più conosciuti della Valle d'Aosta, situato in posizione privilegiata dal punto di vista climatico, sul fondovalle, ottimamente esposto al sole.
Per gli sportivi, la cittadina di San Vincent offre molte attrezzature per i soggiorni: dai campi da sci e a tutto quanto di meglio esiste sulle Alpi per quanto riguarda itinerari paesaggistici.
Per gli amanti del turismo artistico e culturale, oltre che naturalistico, vi sono interessanti chiese e cappelle raggiungibili a piedi attraverso incantevoli paesaggi tipici della Valle d'Aosta, come ad esempio la Chiesa di San Maurizio, la Chiesa dell'Immacolata Concezione, la Cappella di San Grato e la Cappella di Pra Court.
La Chiesa di San Maurizio (meglio conosciuta come chiesa di Moron) sarebbe, secondo la tradizione, la più antica chiesa della Valle d'Aosta, ma non esistono documenti che possano attestarlo.
Situata su un pianoro tondeggiante della collina di Saint Vincent, è raggiungibile a piedi, ma è anche possibile raggiungerla in auto, risalendo il vallone di Cillian. La chiesa è sicuramente una delle mete preferite dagli abitanti della cittadina termale. Non è visitabile durante la settimana, ma accoglie numerosi fedeli la domenica durante la messa delle ore 9.00.
Le case della frazione sorgono un po' distanti rispetto al piano su cui è stata eretta la chiesa, probabilmente per non turbarne il silenzio e la tranquillità. Dalla chiesa non è visibile Saint-Vincent, ma solo l'incantevole panoramica delle montagne circostanti. Questa caratteristica è stata da sempre apprezzata dagli innamorati per la calma e per l'atmosfera suggestiva.
La Chiesa dell'Immacolata Concezione si trova a Grun, frazione della collina di Saint Vincent ed è raggiungibile a piedi o in auto percorrendo la strada che conduce al colle di Joux. La chiesa nasce in seguito all'idea del reverendo Bréan di costruire un santuario dedicato alla Madonna. Grun, per la sua posizione centrale si presenta come il luogo ideale. Inoltre i suoi abitanti e quelli di Valmignana dimostrano subito il loro assenso donando l'area ed i materiali per la costruzione, mentre Bréan si incarica di pagare i lavori e l'arredo.
La chiesa, terminata nel 1727, diventa ben presto un luogo di pellegrinaggio ed aumentano di anno in anno gli ex voto per guarigioni miracolose avvenute grazie alla visita a Grun. Per oltre vent'anni il santuario dedicato alla Immacolata Concezione di Maria, a San Lorenzo ed a San Pietro in Vincoli, è stato un punto di riferimento importante per centinaia di credenti. Molte erano le processioni che avevano come meta il santuario.
La più importante processione, che si svolge ancora oggi, ha luogo alla fine del mese di maggio.